Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the wordpress-seo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in D:\inetpub\webs\galleriaedieuropait\wp-includes\functions.php on line 6114
Liberatore Bruno - Galleria Edieuropa

Liberatore Bruno

Pubblicato da admin il

LIBERATORE_BRUNO

Bruno Liberatore

Si trasferisce a Roma, dove inizia a studiare all’Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Fazzini e Mastroianni e dove ci ritornerà come titolare di cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Dall’inizio degli anni Ottanta, Liberatore si rifà, nelle sue opere, a una natura
evocata quale archetipo memoriale ambientale, echeggiando nelle proprie sculture, forme plastiche suggerite da profili e corpi dei monti d’Abruzzo. La sua scultura va ad assumere, infatti, aspetti monumentali, diviene paesaggio e il paesaggio, scultura.

Numerose sono state le sue esposizioni: nel 1976 tiene la sua personale al Hakone
Open-Air Museum di Tokyo; nel 1982 alla Galleria Ca’ D’Oro di Roma; nel 1984
espone a Palazzo dei Diamanti a Ferrara; nel 1979 a Torino, alla Galleria
Accademia; nel 1987 a Penne (Pescara), Palazzo Aliprandi; nel 1988 a Milano,
Galleria Schubert; nel 1993 a Brufa (Perugia) e al Museo Nazionale di Castel
Sant’Angelo a Roma; nel 1995 alla Galleria Edieuropa di Roma; nel 1999 al Museo
Schloss Pillnitz di Dresda e partecipa alla Mostra “Lavori in Corso 8” presso la
Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma.

Del 2001 è la mostra romana “Grandi Sculture” presso il Complesso Monumentale del Vittoriano, seguita da un’esposizione al Memorial de l’America Latina di San Paolo del Brasile. Nel 2007 è presente con una sua antologica a San Pietroburgo, al Museo dell’Ermitage. Nel 2014 espone le sue sculture presso I Mercati di Traiano a Roma. Il lavoro di Bruno Liberatore, negli ultimi decenni, ha posto una forte sfida alle possibilità della scultura, destinata a farsi soprattutto totalizzante immagine di memoria di paesaggio. Paesaggio e natura sono immaginati, infatti, non come sfondo di un evento rappresentato, di una qualche narrazione, bensì, corpo stesso della proposta plastica; insomma, come “sostanza di scultura”.