Gastone Novelli
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Gastone Novelli
(Vienna , 1925
Milano , dicembre 1968 )
Nel 1962 con Vanni Scheiwiller pubblica un piccolo e prezioso volumetto intitolato “Antologia del possibile che contiene”, insieme agli scritti di Sanguineti, Pagliarani, Giuliani, Paz, con anche opere di Vedova, Consagra, Dorazio, Perilli, Twombly e Arnaldo Pomodoro. Nel 1964 partecipa alla Biennale di Venezia ottenendo il Premio Gollin e, nello stesso anno, disegna le tavole che illustreranno il testo “Pelle d’asino” di Giuliani e Pagliarani. Al 1966 risalgono le sue prime opere di matrice politica, in sintonia con il clima della contestazione. L’anno successivo è invitato a esporre, con una sala personale, alla Biennale di Venezia. Il giorno dell’inaugurazione decide, come molti altri artisti, di chiudere la sala e voltare tutte le opere verso il muro in segno di protesta contro la presenza della polizia nei Giardini della Biennale. Scrive sul retro di una tela: “La Biennale è fascista”. Poco dopo si trasferisce a Milano nello studio di Via Orti e inizia a insegnare a Brera. Ai primi di dicembre del 1968 è ricoverato per un’operazione e muore in seguito ad un collasso postoperatorio, pochi giorni prima di Natale. Un’ampia collezione delle sue opere è presente nella collezione Solomon R. Guggenheim National Gallery of Washington, al MOMA di New York, a Palazzo Reale di Milano e alla GNAM di Roma.