Veronica Gaido
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Veronica Gaido
Muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano, dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze frequentando workshop cosmopoliti.
Fotografa di moda, collabora, dai primi anni Novanta, con i più importanti brand e case editrici nazionali che la portano a New York e Miami per le prime campagne pubblicitarie anche se il suo occhio va oltre, ritraendo personaggi, artisti e cantanti internazionali, per realizzare le copertine dei loro album. Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker poetico di Marco Nereo Rotelli.
Nell’Agosto del 2002 tiene la sua prima mostra “Sabbie Mobili” presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi, curata da
Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica la Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di esplorare nuove prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla creazione di un video per la Fondazione Henraux, presentato alla Triennale di Milano nel 2012. Nello stesso anno fa parte della giuria “Premio Fondazione Henraux”, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto “Consapevolezza della Materia”. Collabora con il progetto della fondazione Florens.
Nel 2013 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che ha dato luce al progetto “Atman” curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta,
Milano, Londra, Parigi e New Delhi.
Espone alla Galleria Edieuropa con la collettiva “White Soul” , nel marzo 2016.